Muso Rosso ha dissotterrato l'ascia di guerra. Questo spazio web è dedicato allo spirito libero delle idee, senza obbedienze di credo, di partito,
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Il contenuto di queste pagine è costituito da una serie di scritti in rima che traggono ispirazione da eventi dell'attualità politica e sociale (da leggere perciò con gli occhi del momento storico in cui gli eventi si sono svolti), scritti che sono mossi fondamentalmente dall'esigenza di smascherare la violenza e la stupidità del potere.

lunedì 7 novembre 2011

A Silvio

8 novembre 2011: il rendiconto dello Stato passa alla Camera dei deputati, ma con soli 308 voti. Il governo non può più contare su una maggioranza sicura in Parlamento. Berlusconi va a conferire con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e si impegna a dimettersi dopo l'approvazione della cosidetta "legge di stabilità", della quale si sa ancora poco salvo il fatto che si tratterà dell'ennesima "stangata" per i lavoratori e i pensionati. Come sempre cerca di prendere tempo, comunque la frana è iniziata...


Silvio, rimembri ancora
quel tempo della tua vita beata
quando ti andava tutto a gonfie vele
e tu, con Fido e Lele
razzolavate in qualunque porcata?

Parean finiti i tempi delle ambasce,
quando tentavi invano di arrestare
i tuoi capelli radi e fuggitivi
e con modi furtivi
nel mondo ti dovevi arrampicare...

Ora era tutto ok
o, almèn, così sembrava;
e non dovevi neanche porre mente
al popolo demente
che con le tue TV si addormentava.

T'eri persino fatta una parrucca
per dar maggiore "smalto" al tuo successo,
compravi donne, giudici e sentenze,
deputati e scadenze,
e guarda come sei ridotto adesso!

La ruota torna indietro:
gli amici tuoi si muovon come serpi
e presto fuggiranno come topi
seguendo i loro scopi,
lasciandosi alle spalle solo sterpi.

Come se non bastasse,
al pettine è anche giunto qualche nodo
e - tapino! - il maltolto della CIR
t'han fatto restituir
pel mondador stramaledetto lodo!

Oh Natura, Oh Natura!
Perché di tanto inganni i tuoi marmocchi?
Perché non rendi poi quello che allor prometti?
Dice il proverbio: chi la fa l'aspetti!
... e tanti, infine, stanno aprendo gli occhi.

© Muso Rosso 2011

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Il Presidente del Consiglio Europeo Van Rompuy dà tre giorni di tempo al primo ministro italiano per presentare misure concrete contro la crisi.

 

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